I miti abbondano quando si parla di spazio. In tutti gli aspetti dell’esplorazione dello spazio, ci sono miti, bufale e idee sbagliate. Comprese le penne che non funzionano “lì”.
Per anni, la NASA e Roscosmos hanno ricercato e investito in penne e matite adatte all’uso extraterrestre, cosa non così facile a causa della pressione dell’inchiostro in passato e dei rischi di fracassarlo sull’aereo. Questo può derivare.
miti a parte, Come lo spiega meteoraE La verità sul motivo per cui le matite tradizionali non possono essere mantenute è meno leggendaria e ha a che fare con quest’ultima idea. Qualsiasi particella, per quanto piccola, può depositarsi o disturbare il funzionamento dell’attrezzatura tecnica altamente avanzata della nave, può danneggiarla gravemente.
Poiché la punta delle matite può rompersi con relativa facilità e poiché i suoi residui possono rimanere galleggianti all’interno del recipiente, ad esempio punta di piombo, legno o grafite… i rischi si moltiplicano
Problemi costretti a cercare soluzioni. Nell’era digitale, la soluzione è stata quella di ricorrere alla scrittura digitale su dischi elettronici progettati appositamente per lo spazio.
E oltre a questi “strumenti”, gli astronauti continuano a ricorrere a penne come la Fisher Space Pen, che all’epoca fu una rivoluzione, e persino a matite, ma di tipo meccanico, non quelle tradizionali che tutti abbiamo.
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