Maggio 8, 2024

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75° anniversario della Citroën 2 CV

75° anniversario della Citroën 2 CV

David Alvarez e Chris Fernandez |

Madrid (EFE).- Questo sabato ricorrono i 75 anni da quando, il 7 ottobre 1948, venne presentata al pubblico al Salone di Parigi la Citroën 2 CV, l’auto più longeva del marchio francese, che fino a quel momento fu prodotta in totale 5.114.969 unità. 1990, quando l’ultimo veicolo lasciò il Portogallo.

Conosciuto come il “brutto anatroccolo” o “idiota”, il modello fu un pioniere: al momento del suo lancio, la sua cilindrata di 375 cc e soli 9 CV gli consentivano di raggiungere una velocità di 50 km/h (a volte anche 70 km/h), trasportava fino a quattro persone e 50 kg di bagagli, consumava solo tra i 3 e i 4,5 litri per 100 km ed era una decappottabile.

L’obiettivo di Citroën era quello di realizzare un’auto per persone a basso reddito, che cercavano un’auto piccola e versatile che, come indicava il TPV iniziale (Toute Petite Voiture – vettura molto piccola), all’epoca non esisteva.

La vettura venne messa in commercio per poco più di 350.000 franchi, prezzo che la rendeva la più economica sul mercato. Nel 1975 il suo costo era di circa 85.000 pesetas, mentre il salario medio era di circa 22.000 pesetas.

Compleanno del “brutto anatroccolo” del motore: il 75° anniversario della Citroën 2 CV. EFE/Citroën Storia della Citroën 2CV in Spagna

La domanda era così alta che appena un anno dopo il lancio dell’auto da parte di Buedel, i tempi di consegna salirono a 6 anni, spingendo Citroën ad aprire nuovi stabilimenti in tutta Europa per produrre questa vettura.

Fu solo nel 1959, in concomitanza con l’inizio della produzione del modello in Spagna, nella zona franca di Vigo, che l’auto iniziò a introdurre piccole modifiche, come ruote più piccole. A partire dal 1961 la sua potenza venne aumentata a 13,5 CV.

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Un’auto che ha molti fan in Spagna

La 2 CV ebbe diversi modelli come lo Spot, il Charleston e il Cocorico, o anche il camion conosciuto come 2 CV AU, che fu il primo veicolo a lasciare la fabbrica di Vigo nel 1958.

La sua produzione terminò nel suddetto stabilimento nel 1987 e, secondo i dati forniti dall’azienda, vi furono fabbricate 1,45 milioni di automobili, mentre la forza lavoro ad essa assegnata passò da 93 nel 1953 a 6.943 operai nell’ultimo anno di produzione.

Anche se non viene prodotta da più di tre decenni, l’amore per questa piccola vettura è ancora vivo in Spagna e, per celebrare il suo 75° anniversario, dal 12 al 15 ottobre si svolgerà a Valencia il 2CV Grand National.

L’evento, organizzato da appassionati in collaborazione con l’Università Politecnica di Valencia, mira a riunire gli amanti di questi “vecchi strumenti”.

Auto vietata a causa della guerra

Il progetto 2CV iniziò nel 1936 e nel giro di dodici mesi il marchio francese aveva già realizzato un prototipo funzionante con l’obiettivo di produrre circa 250 unità di pre-produzione entro il 1939 per la presentazione al Motor Show di Parigi.

Tuttavia, lo scoppio della seconda guerra mondiale provocò un ritardo nella presentazione dell’auto, poiché tutti i prototipi costruiti fino a quel momento dovettero essere distrutti, ad eccezione di quattro che furono nascosti alle mani dei nemici nel centro prove Citroën di La Ferté. -Vaidam.

La presentazione finalmente avvenne nove anni dopo, anche se Citroën non smise segretamente di lavorare allo sviluppo dell’auto durante la guerra, sebbene il modello finale presentasse solo piccole differenze rispetto al prototipo.

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Un’auto moderna e avventurosa

Tra le sue dieci edizioni speciali lanciate sul mercato in Francia e in diversi paesi europei, alcune si distinguono, come quella disegnata dalla boutique di moda francese Hermès, che ha decorato la vettura sia all’interno che all’esterno per celebrare il 60° anniversario della 2 CV in 2008 oppure il SUV “Sahara” con trazione integrale che permette di superare pendenze superiori al 40% sulla sabbia.

Quest’ultimo modello è stato realizzato in onore della sua partecipazione alle gare di rally degli anni ’70 come il “raid Africa” di 8.000 km da Abidjan alla Tunisia nel 1973, o il “raid Parigi-Kabul-Parigi” di 16.500 km nel 1970, ed è stato addirittura la prima macchina francese. Un’auto in giro per il mondo nel 1958

Citroën ha una lunga storia che l’ha vista apparire in migliaia di film, soprattutto classici del cinema francese come “I Diabolici” o “Il Gendarme di Saint-Tropez”, ma la sua apparizione più famosa è stata quella di James Bond nel film “For Your Solo occhi”, con Roger Moore nel 1981.